S A U D A D E

C'è una saudade risentita. Quella che desidererebbe trattenere, fissare, possedere.
C'è una saudade saggia, che lascia le cose passare, come se non passassero. Liberandole dal tempo, salvando la loro essenza di eternità.

(Cecilia Meireiles)




martedì 16 novembre 2010

RUN FASTER NYC


NY, November, 7, ore 3.30 del mattino, mi sveglio da solo in anticipo di mezz'ora rispetto alla sveglia fissata dagli "amici" di Terramia per ritrovarsi alle 5 nella hall dell'hotel. Rimango nel letto fino alle 4, pensando che è tanto presto ma che comunque va già meglio rispetto alla notte prima, dove non ho praticamente chiuso occhio per via del fuso orario. Iniziano i preparativi, pochi in realtà, la sera prima il solito e solenne rituale del pettorale sulla canotta, le previsioni danno bello, avvicinarsi alla finestra è inutile visto il buio. Chiacchiero col mio compagno di stanza, un simpatico romano 46enne al debutto ma con l'aria di chi si è preparato seriamente, anche se classicamnete minimizza e recita prudenza, lui ha degli amici vip che si fanno servire la colazione in camera, li soprannomino Hyperion come la nota carta di credito, ridiamo e li raggiunge nella lora stanza....lo rivedrò la sera. Io potrei fare colazione al bar dell'albergo ma è troppo presto mi dico. Alle 5 entriamo nel pullman, troppo sonno per conversare, arriviamo al battello, enorme, siamo in tanti, buona parte ha gli occhi chiusi, non è più sonno ma risparmio di energie, in questo momento mentali...qui sì chiacchiero con un gruppo di torinesi che sembrano maratoneti per caso come me. Le prime luci dell'alba rischiarano una giornata che inizia a sapere di epico, la baia con lo sfondo di wall street fa il resto. Ancora un pullman e alle 7.30 mi ritrovo nella zona green del villaggio...la gente è assiepata ovunque, coperte, sacchi a pelo. Ora faccio colazione, 2 bagel senza la cheese cream che dovrebbe riempirli e tè caldo, mi siedo tra di loro, mi sento parte di una giornata speciale. Si alza un sole caldo, pieno, bello e allora mi sposto sull'erba, mi sdraio, voglio immagazzinare più immagini e sensazioni possibili di questo tempo. Osservo gli altri runners, per quelli in gruppo è più facile, chiacchierano, scherzano, per noi solitari è solo silenzio, sguardi e per molti Ipod. Faccio un tentativo di incontrami con Ciuto, ma è vano, mi faccio scattare una foto e poi vagando distrattamente ricevo il ragalo di vedere Gebresilase e gli altri africani riscaldarsi, correndo in circolo in un piccolo ovale verde sooto il Verrazzano bridge che incute a tutti noi rispetto con la sua imponenza. Non distinguo i volti ma l'andatura regale è inequivocabile. Sono le 9, inizio a spogliarmi, mi passo l'olio sulle gambe, metto su l'abbigliamento deciso per la gara e decido che posso rimanere in pantoloncini, basterà la felpa che butterò al via. Mi avvicino piano al mio cancello, prima di entrare faccio un giro, mi piace guardare i miei "colleghi" e mi distraggo anche con un pò di buon blues che da un palco dei simpatici anziani suonano per noi, ma ora si entra e tocca stare in gabbia per 30'ancora. Me li aspetto noiosi ma all'improvviso il colpo di cannone, quello tante volte sentito in tv, ma stavolta io sono lì e sopra di me, sulle 2 corsie del Verrazzano, eccoli i primi a partire, sono tanti, e allora tutti noi ancora fermi fischiamo, li incitiamo applaudiamo e...mi commuovo, ma riesco a trattenere le lacrime. Ancora un pò ed eccoci: ore 10.10 start! E' un'immenso urlo liberatorio di tutti..è gioia, è consapevolezza di un giorno like no other...e avviao le gambe. Sono sulla 2a corsia del ponte, non quella all'aperto, ma il panorama è comunque stupendo, il vento ci sferza il volto, ma in questo momento non infastidisce così come la pendenza non si sente...è più di un miglio in solitario..ma alla fine ecco l'inizio della vera maratona: la gente che ci accoglie quando ci immettiamo in Brooklyn e inizia la mezza maratona più bella della mia vita...dico ora mezza perchè sarà la distanza in cui sarò fresco atleticamente e senza ancora il peso delle salite. Anche se mi dico di andare sciolto e calmo, vado un filo più veloce perchè la gente mi spinge,mi sincita, grida Italia che ho scritto sulla maglietta, non c'è un metro vuoto, voglio leggere i cartelli, voglio guardare i volti, voglio sentire le urla, voglio dare il 5 a chi me lo porge e per la maggior parte sono bambini che i genitori tengono sul ciglio della strada. Grazie a tutti, penso, non so bene a chi in particolare, ma a tutti quelli che in qualche modo c'entrano col fatto che oggi io sia qui! Poi il 13° miglio: come faccio dal 2004 quando in una gara affronto il 13° step, lo corro con mio padre..lo penso, so che sarebbe entusiasta, mi ha sempre sostenuto nelle avventure bizzare e diverteneti fatte col saudade team come questa maratona, avventure che lui non ha mai potuto fare per se. Poi il mio limite atletico, evidenziato da un percorso difficile, tra il 16° e 17° miglio mi suggerisce di iniziare a inframezzare ogni miglio con qualche centinaio di metri al passo...ora la mente si gode un pò meno lo spettacolo e inizia a fare il suo dovere, cioè di dire al fisico che sta esagerando, che così è troppo, di ordinare ai muscoli di rallentare...ma questa volta è solo consapevolezza della fatica, mi rifugio nel framing, ragiono miglio per miglio, conosco il percorso globale e allora cerco di capire bene dove sono, in quale borrough mi trovo, cos'ha di particolare, chi è quella fighetta bionda che mi corre a fianco (lo sapete che mi piacciono le bionde)e poi è difficile fermarsi...troppi corrono a fianco e così le pause al passo sono numerose ma brevi, perchè gli altri corrono intorno a me e devo farlo anche io. Il Bronx lo riconosco subito, non tanto per i 2 piccoli ponti che segnano l'ingresso e l'uscita, ma per il minor calore, lì forse è bronx perchè non c'è spazio per questa festa un pò borghese, lì si corre per altro, per il quotidiano, e allora lì devo rimanere di più con me stesso, ma eccoci, ora lo so cosa mi aspetta dopo il bronx: Central Park..bellissimo mi dico, ma durissimo mi rispondono le mie gambe. La 1st avenue qualche miglio prima mi aveva avvisato di cosa significhi una pendenza costante e lenta ma questa è più pendente, più costante più lenta e più dura, lunga circa un miglio, ora è sofferenza, ma arrivano le banane, non ridete, ma le banane mi aiutano, mi danno energia, i gel mi fanno ormai schifo, ne ho assunti 3 il 4° lo rifiuto...sono al miglio 25 e allora mi dico: cazzone, ce l'hai fatta!! Il miglio da 25 a 26.2 lo voglio correre tutto, non voglio più avere pause al passo, voglio fissare il rosso delle foglie di central park, voglio i 5 della gente, voglio tanti 5 che vado prendermi gridando solo un sillaba: SIIIIII!!!!!! Sono un finisher a NY, e mentre arrivo non so a cosa pensare, non ho nulla in testa, non riesco neanche a piangere come ho fatto in altre maratone...l'ho già fatto tante volte sul percorso della più bella maratona del mondo semplicemente perche corri con tutta la città che sa che quel giorno tu sei il newyorkese più coraggioso di tutti, e quel giorno sei tu il protagonista, vincente comunque perchè hai accettato la sfida di 26.2 miglia. Glory and honour.
Well done Zampa, mi grida NY. E io voglio ascoltarla per sempre.
Cosa dire del resto del viaggio? Che ve lo dico a fare, ero accompagnato da Antony Rocco Clemente, l'uomo che ha viaggiato per i 5 continenti, e da Maurizio Kalenji Tribuzio, cosa pretendere di più...grazie a loro sono arrivato allo stesso club dove festeggiava Paris Hilton, è arrivata, ci ha guardati, è entrata...ma a noi è bastato rimanere sull'ingresso con l'omone nero che ci scrutava, senza sapere che volevamo bene anche a lui.
Run faster Saudade Team!

venerdì 5 novembre 2010

Oggi parte la missione N.Y. 2010 degli unici 2 reduci non infortunati del Saudade Team:
ANTONIO ROCCO CLEMENTE
GIUSEPPE ZAMPAROCK GUALTIERI
in bocca al lupo e aspettiamo a breve previsioni, commenti e aggiornamenti tempestivi.....

"La forza non deriva dalle capacità fisiche, ma da una volontà indomità"
M. Gandhi
COMPONENTI SAUDADE TEAM:

GIUSEPPE detto ZAMPARock o IL FILOSOFO

GIUSEPPE detto ZAMPARock o IL FILOSOFO
maratone finite: 8

Prague International Marathon 2004
Stockholm Marathon 2005
Edimburgh Marathon 2006
Berlin Marathon 2007
Berlin Marathon 2009

N.Y. Marathon 2010
Relay Milano City Marathon 2011
Maratona di Roma 2012
Stockholm Marathon 2012

Personale sulla Mezza:

1.53.49 Stramilano 2008

Personale nella Maratona:

4.15.24 Berlin Marathon 2007

ANTONIO detto el tanguero

ANTONIO detto el tanguero
maratone finite: 5
N.Y. Marathon 2000
N.Y. Marathon 2007
Amsterdam Marathon 2008
Maratona di Roma 2009

N.y. Marathon 2010
Realy Milano City Marathon 2011


Personale sulla Mezza:
1.49.55 Stramilano 2008

Personale nella Maratona:
4.37.31 N.Y. Marathon 2007


RICCARDO detto il PAPOCCHIA

RICCARDO detto il PAPOCCHIA
maratone finite: 5

Stockholm Marathon 2005
Edimburgh Marathon 2006
Amsterdam Marathon 2008
Berlin Marathon 2009

Relay Milano City Marathon 2011
Stockholm Marathon 2012

Personale sulla Mezza:

1.58.23 Mezza di Monza 2007

Personale nella Maratona:

4.18.23 Berlin Marathon 2009

PAOLO detto MACHO MAN o L'uomo divano

PAOLO detto MACHO MAN o L'uomo divano
maratone finite: 3--
Prague International Marathon 2004
Stockholm Marathon 2005
Edimburgh Marathon 2006

Relay Milano City Marathon 2011

Personale sulla Mezza:


Personale nella Maratona:
5.47.44 Stockholm Marathon 2005

ENRICO detto PEPO

ENRICO detto PEPO
maratone finite: 3

Berlin Marathon 2007
Maratona di Roma 2009
Relay Milano City Marathon 2011

Stockholm Marathon 2012

Personale sulla Mezza:

1.47.40 Maratonina dei fiori 2012

Personale nella Maratona:

4.07.57 Maratona di Roma 2009

ANDREA detto expiangina

ANDREA detto expiangina
maratone finite: 7

Prague International Marathon 2004
Stockholm Marathon 2005
Edimburgh Marathon 2006
Berlin Marathon 2007
Amsterdam Marathon 2008
Berlin Marathon 2009

Relay Milano City Marathon 2011
Stockholm Marathon 2012

Personale sulla Mezza:

1.48.03 Mezza di Monza 2008

Personale nella Maratona:

3.44.14 Berlin Marathon 2009

CATULLO detto bimbogigi

CATULLO detto bimbogigi
Maratone finite:3

Amsterdam Marathon 2008
Berlin Marathon 2009
Realy Milano City Marathon 2011
Stockholm Marathon 2012

Personale sulla Mezza:

1.45.57 Garda Trentino Half Marathon 2008

Personale nella Maratona:

3.47.46 Stockholm Marathon 2005

PIETRO detto il cazzone

PIETRO detto il cazzone
Supporter ufficiale
Maratone Finite:
Relay Milano City Marathon 2011

Il grande Aldo Rock

team Hoyt

GRANDI CITAZIONI

"uomo si vive una volta sola, ma se lo fai bene può bastare"

"uomo ciò che non uccide rende più forte"

"non voglio stare fermo tutta la vita, voglio sfidare me stesso fino alla fine"


"quando vedo il traguardo io vedo il paradiso"

"La fatica fisica appaga lo spirito ed avvicina alla saggezza. Solo soffrendo acquisisci la forza morale che scaturisce dall'autodominio"